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Protocollo d’intesa tra il Policlinico e la Comunità religiosa islamica italiana

firma protocollo policlinico comunitareligiosa

Venerdì scorso, al termine della Tavola rotonda “Salute e identità religiose” che si è tenuta presso l’Accademia delle Scienze Mediche, il Commissario del Policlinico Fabrizio De Nicola e il presidente della Comunità Religiosa Islamica Italiana Yahya Pallavicini hanno firmato un protocollo d’intesa, primo del genere in Italia, per consentire ai cittadini di fede musulmana di celebrare il rito funebre islamico, in caso di decesso avvenuto all’interno dell’ospedale universitario.
All’incontro, oltre ai vertici dell’Azienda e dell’Università, hanno partecipato importanti rappresentanti delle Istituzioni locali, il sindaco Leoluca Orlando, Don Pietro Magro, direttore dell'Ufficio Pastorale per l'Ecumenismo e per il Dialogo Interreligioso, Francesco Bongiorno dell’Assessorato Regionale della Salute e rappresentanti delle comunità islamiche, della chiesa valdese e della comunità ebraica.
“Una pratica già in uso da tempo all’interno della nostra struttura sanitaria - sottolinea Mario Affronti, responsabile della Medicina delle migrazioni e promotore dell’iniziativa – che oggi viene ufficializzata come buona prassi da proporre alle altre strutture sanitarie, sia a livello regionale che nazionale, a conferma dell’attenzione all’utenza straniera che storicamente ha sempre dimostrato il Policlinico di Palermo”.
Concetto ripreso dall’Imam Pallavicini e dallo stesso sintetizzato nell’espressione “dal particolare all’universale”: la firma del protocollo tra Policlinico e CO.RE.IS come primo piccolo passo da esportare che traduce in azione concreta un modello di accoglienza multi religiosa, multi culturale e multietnica.
“Il Policlinico, come tutte le aziende sanitarie, è una struttura complessa, con ritmi e procedure precise e sempre più serrate – sottolinea De Nicola - ma consentire ai familiari, agli Imam o a persone appartenenti ad associazioni di fede musulmana di celebrare il rito funebre islamico, è un atto di sensibilità che si inserisce nel solco del processo di umanizzazione che questa Azienda persegue da anni. Con la medicina transculturale – continua il manager – l’attenzione massima è per la persona nel suo complesso, finalizzata a realizzare nella pratica quotidiana una medicina più vicina all’uomo che alla tecnologia, una medicina per così dire normale perché pone al centro della sua attenzione l’uomo visto non come una macchina da aggiustare di volta in volta nei suoi pezzi consumati ma come persona, relazione di soma e psiche, di anima e corpo che nella malattia esprime tutta questa complessità esistenziale”.
"Questa iniziativa del Commissario del Policlinico, Fabrizio De Nicola, insieme con l’Imam della CO.RE.IS, Yahya Pallavicini – aggiunge Leoluca Orlando - costituisce la conferma di una cultura dell’accoglienza, la conferma della comunità palermitana, la conferma di una realtà che rispetta i diversi e li considera eguali. Credo che questa cura dedicata ai morti di religione musulmana, perché possano, morendo, essere trattati secondo il rito della loro fede religiosa, rafforza ancora una volta la cultura dell’accoglienza di questa città che è ormai punto di riferimento nel mondo di una globalizzazione umana a dispetto degli egoismi statali e di una globalizzazione finanziaria".

 

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