Ricerca sulle cellule e lotta ai tumori.
Al Policlinico un centro d’eccellenza
C’è un’eccellenza tutta siciliana che ha analizzato il complesso comportamento delle cellule del sistema immunitario. Il laboratorio di immunologia dei tumori dell’Università è una piccola realtà di ricerca dal cuore grande, grazie all’impegno e alla passione di un team di ricerca tutto siciliano. Il Centro, nato nel 2010 e coordinato dal professor Claudio Tripodo, anatomopatologo dell’Ateneo, è composto da due senior post dottorato: Alessandro Gulino e Beatrice Belmonte, da un dottorando di ricerca Valeria Cancila e da due research fellow, Davide Vacca ed Ines Ferrara. Il laboratorio è da anni impegnato nello studio delle alterazioni indotte dai tumori nelle normali funzioni del sistema immunitario, mirate a favorire la sopravvivenza e la disseminazione delle cellule tumorali.
“La ricerca ci ha permesso di analizzare attraverso l'utilizzo di modelli cellulari - spiega Claudio Tripodo, a capo della struttura del Policlinico - il comportamento di alcune cellule del sistema immunitario. Studiamo nel dettaglio quello che è lo sviluppo delle malattie tumorali e, in particolare, come le cellule sane vengono viziate nella loro funzione”.
Il laboratorio, finanziato dall’ateneo palermitano e dall’Airc, l’associazione italiana per la ricerca contro il cancro, è parte integrante di una rete di ricerca che connette le più prestigiose istituzioni nazionali ed internazionali impegnate nella lotta ai tumori e nelle patologie del sistema immunitario. «La nostra ricerca è un cambio di prospettiva - prosegue Tripodo -. A differenza della chemioterapia che lavora sulla cellula tumorale, il nostro target di riferimento è il comportamento di una cellula sana del sistema immunitario presa di mira dalle cellule tumorali».
«Da una parte la nostra ricerca investiga sulle interazioni esistenti tra sistema immune e tumore e, dall'altra, individua soluzioni terapeutiche valide - sottolinea Tripodo -. In ogni caso i risultati ottenuti indirizzano potenziali nuove strategie terapeutiche che comunque necessitano di successivi protocolli clinici. Di sicuro, è un passo importantissimo per la ricerca scientifica e il merito va al gruppo di ricerca che sta lavorando ottenendo ottimi risultati». Una speranza in più per chi nella ricerca si affida contro il male del secolo.