Approvato il bilancio di previsione 2018. L’Università punta a creare innovazione
Il Consiglio di amministrazione dell’Università ha approvato il bilancio di previsione per l'anno 2018. L’importo di 272 milioni di euro, di cui 36,5 milioni di euro derivanti dalla contribuzione studentesca saranno reimmessi nel circuito per il potenziamento dei servizi rivolti agli studenti e per la ricerca. L'ateneo ha stanziato 3 milioni di euro per il triennio 2018/2020, di cui 700mila euro per la ricerca finanziata su fondi dell’ateneo per un investimento complessivo di 1 milione e mezzo solo nel 2018.
“Si punta al miglioramento della qualità della ricerca - spiega il rettore Fabrizio Micari -. Ecco perché sono previste nuove risorse per il finanziamento della ricerca di base, attraverso il quale ci aspettiamo di aumentare il numero di prodotti da presentare all’Anvur e di contribuire a migliorare gli standard qualitativi della produzione scientifica attuale in termini bibliometrici”.
Per la manutenzione delle attrezzature scientifiche dell'ateneo sono stati stanziati 150 mila euro, altri 500 mila invece saranno destinati alla retribuzione della didattica svolta dai ricercatori a tempo indeterminato.
“Il bilancio di previsione, annuale e triennale – aggiunge il rettore – è un documento politico-programmatico attraverso il quale definire un quadro di interventi per gli anni successivi. Il documento contabile che è stato approvato è un bilancio equilibrato che guarda alla strategia di crescita dell’ateneo basata soprattutto sul rafforzamento della didattica e della qualità della ricerca, ma anche sul sostegno agli studenti e la valorizzazione del personale”.
Per i servizi di placement sono stati previsti investimenti per 75 mila euro, mentre per il tutorato 335 mila euro. Altri 330 mila euro per potenziare i servizi agli studenti disabili, di cui 110 mila per il tutorato.
“Per gli studenti abbiamo previsto investimenti per creare sempre più spazi di studio e, inoltre, sono state individuate risorse necessarie per il sostegno degli studenti diversamente abili - prosegue Micari -. Nello specifico si tratta di impegni per i servizi di tutorato a loro destinato, per l’abbattimento delle barriere architettoniche e il miglioramento delle tecnologie a loro disposizione”.
Non solo il bilancio perché il numero uno dello Steri ha garantito anche una nuova offerta didattica. “La nostra offerta formativa - conclude Micari - è, ancora oggi, fortemente basata sull’apporto che i ricercatori offrono in termini di didattica. Pur non essendo obbligati, dalla normativa vigente, a tenere corsi, sostengono l’offerta formativa della nostra università e ne garantiscono la tenuta dinanzi agli stringenti standard ministeriali. Ecco perché, per loro, si è pensato ad un riconoscimento del proprio impegno: il pagamento delle supplenze che, fino ad oggi, è stato svolto a titolo esclusivamente gratuito”.
E proprio per i ricercatori a tempo indeterminato sono stati stanziati 550 mila euro destinati alla retribuzione aggiuntiva ai ricercatori ai quali viene affidato parte del carico didattico.
Risorse anche per il personale amministrativo e i docenti. Sono state deliberate complessivamente 43 assunzioni a tempo indeterminato: 19 per professori ordinari e 24 per professori associati per i quali si erano concluse le procedure concorsuali. E nei prossimi giorni saranno definite anche le posizioni per una decina di ricercatori che da tempo attendono la stabilizzazione. Infine, sono stati stanziati 328 mila euro per i contributi socio assistenziali per il personale tecnico-amministrativo bibliotecario aumentando in questo modo la disponibilità iniziale di oltre 100 mila euro.