Truck Simulator di UniPa per la formazione dei conducenti AMAT
Amat ha stipulato un accordo con Executive Solutions, in collaborazione con il DICAM (Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale, Aerospaziale, dei Materiali) dell’Università degli Studi di Palermo in funzione del quale i suoi autisti, beneficiando di ventiquattro ore di istruzione a testa, hanno compiuto un percorso formativo e di addestramento.
L’obiettivo è ottimizzare le tecniche di guida in ambito urbano, al fine di ridurre il consumo del carburante e delle emissioni nocive, incrementare la sicurezza diminuendo i fattori di stress, addestrare l’operatore a fronteggiare ogni situazione di emergenza, in particolare la reattività nel momento in cui viene percepito l’ostacolo. Questa condotta consentirà di poter svolgere l’esercizio con minor utilizzo di carburante e contribuirà al rispetto dell’ambiente e alla incolumità dei passeggeri, evitando rischi generati da brusche manovre.
La formazione, affidata a docenti dell’Università di Palermo ed a formatori della società SIDA di provata esperienza, coordinati dal prof. Giuseppe Salvo, docente di Trasporti del Dipartimento DICAM dell’Università, si è avvalsa di un simulatore di guida (Truck Simulator) dotato di cabina di guida e schermi tridimensionali fornito dalla società SIDA (Sistemi Interattivi Didattici Autotrasporto) e di proprietà dell’Università di Palermo. Il sistema, che consente di svolgere fino a 1.700 diverse tipologie di esercizi utilizzando appositi software, ricostruisce virtualmente le reali condizioni di guida di un conducente di trasporto pubblico urbano, comprese le più critiche. Tra le simulazioni sono comprese le diverse avarie dell’automezzo come la rottura dei freni la foratura o lo scoppio di uno pneumatico, l’avaria improvvisa del motore. Queste tecniche sono un sistema di insegnamento che consente di riprodurre, in assoluta sicurezza, le diverse condizioni in cui un conducente può ritrovarsi. L’utilizzo di simulatori è oggi ampiamente collaudato e ormai da tempo rese effettive in ambiti militari, civili, medico, aeronautico.
Durante il percorso di apprendimento, gli Autisti di AMAT che si sono alternati alla guida sono stati monitorati grazie ad una sofisticata rete di sensori e ad innovativi strumenti software, capaci di rilevare, misurare e influenzare lo stile di guida. Tutto si tradurrà in maggiore efficienza del servizio, in più sicurezza per i passeggeri, in un significativo risparmio economico e in un attento rispetto della qualità dell’aria.
Il corso, che si è avvalso dell’adesione di Amat al Fondo Paritetico Interprofessionale Fonservizi, ha usufruito dei benefici della formazione finanziata, grazie ad una pianificazione coordinata dalla Executive Solutions di Roma, di cui è titolare Micaela Fabrizi.
È la prima volta in Italia che un’azienda di trasporto pubblico intraprende un’iniziativa così fortemente innovativa sul piano della formazione professionale ricorrendo al Truck Simulator, sistema d’avanguardia e di alta tecnologia.
“Il simulatore di guida per veicoli pesanti dell’Università di Palermo – ha commentato il Rettore, prof. Fabrizio Micari - nasce all’interno del progetto RESET, la Rete di laboratori per la sicurezza, sostenibilità ed efficienza dei trasporti della regione siciliana, finanziato dal POR-FESR Sicilia 2007-2013 Asse IV, obiettivo operativo 4.1.2. e linea di intervento 4.1.2.A. e si avvale dell’impegno scientifico dei Docenti di Trasporti di questo Ateneo. Il Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale, Aerospaziale, dei Materiali ha, in particolare, focalizzato i propri studi sui conducenti di veicoli per il trasporto merci e per il trasporto passeggeri per le elevate percorrenze mediamente percorse da queste categorie di lavoratori in un anno e per la durata dei turni di guida. Questa attività di formazione, che ha visto impegnati una così numerosa partecipazione di Autisti è motivo di elevatissimo interesse scientifico per la quantità di dati che è stato possibile rilevare e che daranno un contributo alle ricerche multidisciplinari che sono in corso in Ateneo, ma ancor di più è motivo di orgoglio per aver dato un importante contributo alla crescita professionale ed alla sicurezza a bordo dei mezzi di trasporto pubblico della nostra città”.