Residenze universitarie aperte agli studenti in vacanza
Le residenze universitarie dell’Ersu aprono le porte ai giovani studenti universitari italiani ed europei. Nell'ambito del protocollo, stipulato tra il Comune e l'Ersu, nell'anno di Palermo Capitale dei giovani, le residenze universitarie del centro storico cittadino, accolgono gli studenti che decidono di venire in vacanza in città.
Il progetto, con il nome «Palermo si fa giovane», è stato presentato a Villa Niscemi. Dal 24 luglio al 3 settembre sarà possibile, per gli studenti universitari di tutti gli atenei italiani ed europei, prenotare un posto-letto all’interno di una delle seguenti residenze: «Schiavuzzo», nell’omonima via, ex convento prima e sede dell’istituto d’arte dopo, diventato residenza universitaria nel 2009; «Casa Biscottari» nel cuore del percorso arabo-normanno; «Casa del Goliardo» a piazza Marina; «Hotel de France», palazzo storico anch’esso in piazza Marina; «SS. Annunziata» a casa Professa.
Un totale di 300 posti-letto che potranno accogliere studenti di ogni regione italiana ma anche provenienti da atenei europei. Mensa, biblioteca, salone multimediale, teatro, sala tv, sala lettura, sala internet, palestra e tanti altri i servizi annessi al pacchetto che è possibile prenotare già fin da adesso. I ragazzi avranno modo di visionare prima gli alloggi e le residenze sul sito www.ersupalermo.it e conoscere le tariffe a loro riservate e approvate dall’ente. Previste anche escursioni e visite guidate, in più lingue, per conoscere la Palermo arabo-normanna, la Palermo barocca, la Palermo sotterranea de I Beati Paoli e i mercati storici.
“L’idea nasce da un progetto condiviso con il Comune – spiega Alberto Firenze, presidente dell'Ersu - e vuole favorire l’accoglienza dei giovani anche in altri periodi dell’anno, come le festività natalizie o pasquali, quando le residenze sono vuote perché gli studenti che vi stanno durante l’anno tornano a casa in famiglia». Per l’assessore comunale alle Politiche giovanili, Giovanna Marano, l’iniziativa «favorisce gli scambi internazionali e interculturali. Rende la città più ricettiva e multiculturale e facilita il turismo giovanile”.