Studenti di Medicina a lezione con il robot chirurgo “Da Vinci”

“Con questa nuova tecnologia - spiega il professore Lo Monte - il chirurgo comodamente seduto a distanza fa muovere le braccia meccaniche del chirurgo-robot attraverso una consolle di comando dove guardando attraverso un’ottica bioculare, che assicura una visione tridimensionale, è in grado di effettuare interventi impegnativi con una magnificazione del campo operatorio con precisione millimetrica ed in assenza di tremore”.
Sono molteplici i campi di applicazione della Chirurgia robotica, come l'urologia, la ginecologia, la chirurgia generale, la chirurgia plastica che ai vantaggi ereditati dalla chirurgia laparoscopica offre una migliore ergonomia al chirurgo impegnato nella esecuzione dell’intervento e per il paziente che con maggiore celerità completa il suo percorso di guarigione.
Come accade per le applicazioni tecnologicamente avanzate, l’inconveniente è rappresentato dagli alti costi per l’acquisizione del robot, della sua manutenzione e dei dispositivi necessari per l’esecuzione degli interventi.
“E’ questo uno dei motivi che ha favorito la nascita di una sinergia tra le due aziende, una con obiettivo prevalentemente assistenziale e l’altra formativo, offrendo una risorsa ai pazienti ed uno strumento di formazione per gli studenti di medicina nell’ambito dello sviluppo dell’HTA (Health Tecnology Assessment) che rappresenta uno degli obiettivi strategici assegnati dal ministero della salute alle regioni - aggiunge il dottore Mimmo Guarneri, ginecologo del Policlinico, coordinatore del progetto di chirurgia robotica dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “Policlinico Paolo Giaccone”, che su delega del Direttore Generale Renato Li Donni, ha curato i rapporti tra l’Azienda Ospedaliera Universitaria “Policlinico Paolo Giaccone” e l’Azienda Ospedaliera Ospedali Riuniti Villa Sofia - Cervello per la stipula della convenzione - che consentirà l’utilizzo del robot “Da Vinci” anche ai chirurghi del Policlinico nelle varie branche specialistiche”.