
La parola “suca” diventa una tesi di laurea
A Palermo è una delle parole più usate, l'intercalare preferito di grandi e piccini. Quella che per molti è una "parolaccia" oggi entra all'Università. E lo fa in grande stile, come protagoista di una tesi di laurea.
Una studentessa dell’Università di Palermo, Alessandra Agola, si è laurata in Scienze della comunicazione per i media e le istituzioni con una tesi dal titolo “S-word. Segni urbani e writing“, che tratta appunto l’origine del termine “suca” siciliano.
“Ho notato che a Palermo e non solo, i muri sono tappezzati da una scritta in particolare: la parola Suca, - spiega Alessandra - e mi sono chiesta da dove venisse questo fenomeno così pervasivo”, La parola suca, in base alle ricerche effettuata dalla studentessa, è presente su molti murales sparsi per Palermo anche sotto forma di un codice, 800A,versione meno volgare e censurata per mascherare la parola, così da poterla più facilmente scrivere sui muri".
Ma il suo studio va anche oltre, dimostrando come tale intercalare assumi significati diversi in base al contesto.